Il persico sole (Lepomis Gibbosus, L. 1778) è il più solare dei pesci diffusi nel lago.
Ha il corpo tondeggiante a colori variopinti e la pinna dorsale è aculeata, come quella del persico reale.
Ho scattato questa foto in estate, all’interno del molo di Antesitum, una piccola zona protetta che ospita nelle sua acque calme e riparate molte specie ittiche in fase di crescita, come le alborelle o i piccoli cavedani. Il persico sole è quello sulla destra, mentre quello sulla sinistra è un persico trota. Si tratta di due pesci della stessa famiglia (centrarchidi).
Lepomis Gibbosus è originario della zona nord-est degli Stati Uniti, ed è stato importato in Europa alla fine dell’ottocento.
Si è adattato molto bene a queste zone ed è presente nei laghi di tutta l’Europa nord orientale, mentre in Italia è diffuso soprattutto al nord e al centro.
Vive bene nei laghi o in quei fiumi dove la corrente è molto lenta. E’ molto legato agli habitat di sottoriva e quando vive nei fiumi preferisce le anse protette, al riparo dalla corrente.
D’inverno, quanto l’acqua in superficie si raffredda, raggiunge le profondità e cade in una sorta di stasi, mentre in estate, quando il sole riscalda l’acqua in superficie, è molto facile vederlo sotto il pelo dell’acqua. Raggiunge la maturità sessuale a due anni. Nel periodo riproduttivo il maschio, fortemente territoriale, scava una piccola depressione nella sabbia, in una zona protetta da rocce o anfratti, e difende il suo nido strenuamente dagli attacchi degli intrusi. Da giovane si nutre principalmente di plancton, mentre da adulto si nutre anche di piccoli pesci. Mi è capitato di vedere persici sole catturare altri pesci in azioni di gruppo. Si nutre anche di insetti e li larve di zanzara. Le zanzare sono animali noiosi e approfittatori, quindi ringrazio il persico sole.