Nuotare nella terra: la talpa

Se ad Antesitum c’è Pietro Vassena che cammina sull’acqua, probabilmente ci sarà  anche qualcuno che nuota nella terra.
In uno dei pochi prati rimasti ad Antesitum, al parchetto della ex cava, si possono osservare dei mucchietti di terra sparsi qua e là .

Le colline della talpa

Le colline della talpa europea servono anche come strutture di aerazione delle gallerie

Sono le torri di areazione dei complessi sistemi di gallerie sotterranee scavati dalla talpa (Talpa Europaea, Linneo 1758).
Questo curioso animale, lungo fino a una quindicina di centimetri, ha trovato sottoterra il suo spazio di vita ideale.
E’ una lavoratrice instancabile. Le sue zampe anteriori sono due potenti pale che si muovono sottoterra come pinne,  ricordando il nuoto a rana.
Muove la terra con una certa facilità  ma consumando una enorme quantità  di energie.
Lavora diciannove ore al giorno, scavando i suoi tunnel e consolidandoli ripercorrendo in retromarcia la parte di galleria appena scavata.
I peli sotto il mento, in continuo contatto con la base della galleria, le trasmettono informazioni sui movimenti del terreno, così come i peli della piccola coda, lunga circa tre centimetri, in continuo contatto con il tetto della galleria.
Le vibrazioni del terreno, unite a un olfatto molto sviluppato, le indicano la presenza del cibo, che per la talpa è costituito per l’ottanta percento da lombrichi e per il resto da larve o altri piccoli animali.
E di cibo ne consuma parecchio perché  l’attività  cui è sottoposta è veramente intensa.  Per sopravvivere deve nutrirsi almeno ogni sei ore e il suo metabolismo è talmente rapido che non le permette di accumulare energie. E’ per questo che la talpa non può andare in letargo ed è costretta a trascorrere l’intero inverno alla continua ricerca di cibo.
Per l’orientamento la talpa, come molti altri animali, in primo luogo gli uccelli migratori, ha a disposizione un sesto senso che le permette di intuire la propria posizione rispetto al campo magnetico terrestre.
Credo che il sensore che le permette di capire la sua posizione sia relazionato all’osso etmoideo, un piccolo osso stratificato che è situato all’interno del cranio nella parte posteriore del naso.  Questo osso contiene una certa quantità di magnetite e serve a molti animali, soprattutto migratori, a comprendere il proprio orientamento nello spazio in relazione al campo magnetico terrestre.
Vivere sottoterra è una scelta curiosa per un mammifero e viene anche da chiedersi come sia possibile la sopravvivenza in un ambiente scarsamente ricco di ossigeno.

In realtà  la talpa è un architetto degno di questo nome e la gallerie in cui vive sono ingegnerizzate in maniera tale da mantenere sempre un certo livello di ventilazione.
I mucchi di terra che vediamo sparsi nei prati non sono solamente i depositi residui dell’escavazione ma hanno anche la funzione di convogliare una certa quantità  di aria all’interno delle gallerie.
Inoltre la talpa ha nel suo sangue un livello di globuli rossi (cellule deputate al trasporto di ossigeno) doppia rispetto a quella degli altri mammiferi, e ha una notevole capacità polmonare che le permette di accumulare aria nei momenti in cui l’attività  di escavazione non le permette di respirare, proprio come fa un nuotatore in apnea.
Ancora una volta la definizione di “nuotatrice della terra” sembra adattarsi bene alla nostra amica.