Il merlo, alias Turdus merula

Un merlo (Turdus merula) maschio adulto

Il merlo canta nel silenzio della notte… diceva la canzone dei Beatles.

Nella fisiologia cinese il nuovo giorno inizia intorno alle quattro del mattino. E’ un momento di silenzio interrotto da qualche rara auto di passaggio.

I mattinieri conoscono bene questo momento e sanno bene chi è il protagonista di questa fase della giornata. E’ già un nuovo giorno per il merlo, che approfitta di buio e silenzio quasi assoluto per parlare coi suoi simili.

Forma coppie che restano stabili per tutto il periodo riproduttivo. Ogni coppia ha un suo territorio, che potrebbe avere un raggio a occhio, o meglio a orecchio, di circa centocinquanta metri.

La comunicazione si svolge sia all’interno della coppia che tra una coppia e l’altra. Si tratta di un canto estremanente vario ed elaborato. Non di semplici cinguettìi che potrebbero segnalare la presenza di cibo o la comparsa di un pericolo, ma un linguaggio complesso e misterioso.

Sembra quasi che dietro questo linguaggio ci sia una forma di ideazione.

Il maschio di un anno inizia a cantare a fine Gennaio quando c’è bel tempo per costituirsi un territorio, seguito a fine marzo dal maschio adulto.
Il canto è molto vario e melodioso e viene emesso da luoghi posti in alto, dai tetti e dai rami degli alberi.
Credo che la stagione concertistica termini a inizio luglio, ma quest’anno verificherò meglio.

Non potrò probabilmente mai capire quali “idee” si celino dietro il canto del merlo.

Non saranno idee dello stesso tipo di quelle umane. Non credo che nella loro mente sia presente l’idea di sfera o di triangolo equilatero, ma certamente la loro comunicazione è complessa ed estremamente raffinata.

Per questo considero il merlo un aminale molto simpatico. Osservandolo e sentendolo cantare si impara qualcosa sulla bellezza.

Paolo al mattino presto.