Il pétit vent e la nuvola Gisella

Breve storia di una nuvola e di un vento

Antesitum si trova sul fondo di una lunga valle ed è circondata da montagne calcaree originate dai movimenti della crosta terrestre e modellate dallo scorrere dell’aria e dell’acqua.
Come le acque del lago (e del fiume che lo precede e che lo segue) scorrono lungo la valle attratte dalla forza di gravità, allo stesso modo un fiume di aria si sovrappone alle acque e si alterna in salita durante il giorno e in discesa durante la notte, in base allo stesso principio d gravità.
Durante la notte, con il raffreddamento dei monti che circondano il lago, l’aria a contatto con le pareti fredde si raffredda a sua volta per conduzione, e raffreddandosi si contrae, aumentando il suo peso specifico. Appesantendosi inizia la sua discesaveso il basso, lasciando il posto ad aria più calda, che a sua volta viene raffreddata dalla roccia e comincia a scorrere verso il basso.
Dalle cime di tutta la valle, e anche oltre, questi flussi d’aria fredda iniziano la loro discesa. La massa di aria si incrementa lungo il cammino a causa del sopraggiungere di altri flussi di raffreddamento che discendonodalle innumerevoli valli laterali.Sulla superficie piatta del lago, piuttosto estesa in larghezza e dove I monti sono pituttosto distanti tra l’una e l’altra riva, il flusso scorre molto lentamente , ma giungendo ad Abbadia la massa d’aria incontra la stettoia tra il monte Moregallo e il monte San Martino, che si trovano sulle rive opposte e hanno una forte pendenza verticale. Qui mprovvisamente accelera, in base al principio fisico per cui maggiore è la massa di un fluido che passare all’interno della strozzatura in un determinato intervallo di tempo, maggiore deve essere la sua velocità. Qui il flusso, finora impercettibile,improvvisamente dà origine a quello che gli invasori francesi chiamavano pétit vent, piccolo vento, diventato Tivàn in dialetto localee Tivano nell’italiano di oggi. Il pétit vent è piccolo per estensione, perché si manifesta e diventa utile alla navigazioe a vela solo nelle poche migliaia di metri di distanza tra Abbadia e Malgrate.

La velocità del vento in discendenza e quindi decisamente maggiore al termine della valle al mattino rispetto a quanto sia in alta valle.

E’ più sostenuta tra le quattro e le nove del mattino, ma quando il sole comincia a scaldare la roccia, il petit vent inizia a rallentare.

Si raggiunge un apparente momento di equilibrio in cui l’aria sembra ferma, ma lentamente inizia il processo inverso. Il sole scalda le rocce, che a loro volta scaldano l’aria che questa volta diventa più leggera e inizia a fluire verso l’alto lungo la valle. Il processo incrementale si sviluppa questa volta da Sud verso Nord, quindi avremo un vento impercettibile di fronte a Malgrate e un forte vento nella zona di Piona, nella parte Nord del lago.

Schema della dinamica di formazione della nuvola Gisella

Schema della dinamica di formazione della nuvola Gisella

 

La nuvola Gisella

Di fronte a Malgrate si trova il gruppo di monti del San Martino. Una fessura laterale separa il gruppo in due cime principali, il monte San Martino vero e proprio e Il Monte Coltignone.

Nelle giornate in cui l’aria di è carica di umidità abbiamo una situazione di vento discendente lungo la valle, una parte della massa d’aria, provenendo da Nord, è costretta a risalire lungo la fessura tra i due monti.

Durante la salita, con la diminuzione della pressione, questa massa d’aria si raffredda ulteriormente e il vapore acqueo che contiene si trasforma in microscopiche goccioline, dando origine a una nuvola che chiamo Gisella. La nuvola inizia a formarsi in genere oltre la metà del monte in corrispondenza alla quota di condensazione, che è una quota variabile in cui avviene il cambiamento di stato dell’acqua da gassoso a liquido. La dimensione della nuvola è inversamente proporzionale alla quota di condensazione, quindi più bassa è la quota maggiore è la dimensione della nuvola.

Il flusso di aria in cui è presente la nuvola sale fino al punto più alto della zona di separazione tra le due cime e dopo averla oltrepassata ricomincia la sua discesa verso il basso. La pressione della colonna d’aria sovrastante aumenta e insieme aumenta la temperatura. La nuvola Gisella oltrepassa la separazione tra le cime di e si dissolve nel momento in cui le microscopiche goccioline tornano a essere invisibile vapore acqueo, mentre Il flusso d’aria continua a ridiscendere.
Sembra statica la nuvola Gisella, ma in realtà è un aspetto di un sistema in movimento che comprende l’alternanza dei flussi d’aria in salita e discesa lungo la valle.


Se incontri la nuvola Gisella, non dimenticarti di farle un saluto.

La nuvola Gisella una sera di giugno.