La toponomastica fa ipotesi sull’origine dei nomi dei luoghi.
Qualche volta le ipotesi sull’origine dei nomi di un luogo sono più di una e può essere dfficile decidere quale ipotesi corrisponda alla realtà.
L’ipotesi più acreditata rispetto al nome di Malgrate fa risalire questo toponimo al Basso Medio Evo.
Verso l’anno mille il nome di Antesitum era San Grato ma durante il XII secolo, nel corso di una lotta tra i comuni, Malgrate si alleò con Como, a sua volta alleata con il Sacro Romano Impero mentre Lecco si alleò con Mlano, a sua volta alleata con il papato di Roma. Una notte del 1126 i lecchesi entrarono nel borgo, fecero strage di una ventina di persone e conquistarono sia il borgo sia la fortificazione che si trova sulla rocca. Successivamente a questo eventu, per sottolineare l’infedeltà dei Malgratesi, San Gratum fu rinominata in Malgratum.
Sul una cartina del cinquecento compaiono molti toponimi in latino che mi sembrano interessanti.
Ne ho riportato qualcuno nell’ortofoto del lago presa dal satellite.
Sulla rocca di Antesitum compare Castellum. E’ verosimile che su questa rocca, ottimo punto di osservazione verso il lago, che fino all’ottocento è stata la via di comunicazione principale, si trovasse nell’antichità una costruzione fortificata, le cui vestigia potrebbero essere sepolte sotto l’attuale villa ottocentesca che si affaccia sul lago, che forse non a caso ha un muro di cinta a merletti.
Sulla riva opposta ad Antesitum (il luogo situato di fronte) si trova Leucum, (lat. leucum, bianco). Immagino che questa piccola città sia stata nominata Leucum per il bianco delle montagne calcaree che la circondano.
Salendo verso nord troviamo Oleium, l’attuale Olcio. Oleium Olei Ferax, indica la cartina. Oleium portatore d’olio. In questa zona infatti in epoca romana è stata importata la coltivazione dell’ulivo.
La zona è molto adatta per la coltura di questa pianta, coltivata ancora oggi. Condivide l’orientamento a sud-ovest con Biosio, che si trova pochi chilometri più a nord e ospita l’ultimo frantoio oleario salendo per il nord Europa.
Più ingrata dal punto di vista dell’irraggiamento solare è la zona di Ovium, l’attuale Onno, (lat. [il luogo] degli Ovini) che era forse più adatta all’allevamento ovino piuttosto che alla coltivazione.
Ovium condivide con Antesitum l’orientamento a nord-est. Zone in ombra rispetto all’altra riva. Mi chiedo spesso se questa minore irradiazione solare si rifletta anche sul carattere dei suoi abitanti.
Si concede invece a tutti dal punto di vista dell’orientamento l’attuale Bellagio, il cui toponimo latino era Bilacii, (“dei due laghi”) con chiaro riferimento geografico alla biforcazione del lago.
Un altro riferimento geografico è intuibile nel toponimo Sumolacus (“la sommità del lago”), l’attuale Samolaco, in val Chiavenna. Fino al seicento infatti l’attuale lago di Novate Mezzola costituiva l’estremo settentrionale del lago di Como. Successivamente i sedimenti del fiume Mera hanno trovato una strozzatura all’altezza del Trivìo di Fuentes, e il lago è stato diviso in due parti: il Lario e l’attuale lago di Novate Mezzola.
Nella cartina ho inserito i toponimi descritti fin’ora. Ne aggiungerò altri via via che troverò cose da dire.